MUGA: il museo per commemorare Garibaldi, la campagna del 1867 e la Battaglia di Mentana

MUGA: il museo per commemorare Garibaldi, la campagna del 1867 e la Battaglia di Mentana

MuGa, il Museo Garibaldino nasce con l’intento di conservare la memoria della strenua resistenza dei garibaldini durante la campagna del 1867, e i cimeli risorgimentali. Grazie al racconto appassionato del Direttore del museo, Dott. Manuel Balducci, abbiamo rivissuto nei dettagli quest’evento storico, partendo dai giorni precedenti l’arrivo a Mentana da parte di Garibaldi e di ciò che rimaneva della sua truppa.

Lo scontro a fuoco della battaglia di Mentana, avvenne il 3 novembre 1867 quando i volontari di Garibaldi, diretti a Tivoli, dopo la mancata presa di Roma, dovettero affrontare le truppe pontificie. Il momento clou della battaglia, e cioè quando i volontari garibaldini si opposero strenuamente, ebbe luogo nella parte est della cittadina, verso la zona dei “Pagliai”.

È esattamente lì che si decise di erigere l’Ara – Ossario, un importante monumento commemorativo, che ha i nomi dei 300 caduti incisi sui lati, e del quale è possibile visitare anche il suo interno. Entrando attraverso una porticina sottostante, troviamo davanti a noi una teca di vetro, nella quale sono custodite le ossa di alcuni dei giovanissimi soldati.

Il Museo MuGa

Il MuGa, costruito nel 1905, fortemente voluto e progettato dall’ Arch. Giulio De Angelis, ha la forma di tempio classico ed è stato interamente realizzato in peperino. Su uno dei lati corti del museo vi è la scritta “ROMA O MORTE” sovrastata dai simboli del Risorgimento, ossia l’Aquila e la Lupa.

Durante il tour è possibile visitare le due sezioni presenti al suo interno. Nella prima stanza sono esposte le monete, le lettere, le foto, le medaglie, ma anche numerose armi. Tra queste: fucili, baionette, pistole a pietra focaia o a percussione, revolver a spillo tipo Lefaucheaux, proiettili e molto altro. Tutto ciò che troviamo è illustrato perfettamente nei pannelli appesi lateralmente.

La sala multimediale

La seconda stanza, è quella multimediale. Ospitata per il momento nella Casa comunale, offre al visitatore la possibilità di osservare da vicino le divise originali indossate dai Garibaldini con tutti i dettagli e i ricami che aiutano a contraddistinguere un probabile graduato da un volontario. Tra i reperti troviamo anche una cravatta nera di seta del 1871 appartenuta a Giuseppe Mazzini. Nonostante l’elevato costo, il Museo Garibaldino, si sta impegnando nella restaurazione di tutte le divise in loro possesso. Inoltre, è importante sottolineare che la maggior parte dei cimeli e delle divise presenti nel museo sono doni di garibaldini che sono sopravvissuti alle battaglie.

Alla fine della visita sarà possibile rivivere, attraverso la voce del Grande Generale Giuseppe Garibaldi, la battaglia del 3 novembre 1867. Sarà un’esperienza multisensoriale. Ascoltare la riproduzione dei rumori di quel giorno, come lo scoppio dei fucili, il boato dei cannoni, così come l’accendersi delle luci nei passaggi salienti del racconto, aiuteranno a immedesimarsi sempre più e a imprimere nella memoria un rilevante fatto storico.

Dunque, la disfatta di Mentana fu un duro colpo per Garibaldi, che dopo la mancata presa di Roma, si ritrovò solo. Ma nonostante ciò, la cittadina fu definita “la porta calda di Roma” e divenne presto un simbolo delle lotte risorgimentali, periodo fondamentale per il nostro Paese. Questo scontro ha un rilievo storico importantissimo, non solo per l’evento in se stesso, ma perché è la prima documentata con fotografie.

Se avete voglia di fare un salto nel passato, riscoprendo gli ideali che caratterizzarono quel periodo, allora non dovete fare altro che segnare sulla vostra agenda la visita presso il MUGA di Mentana.

Photo credits Endeca produzioni

Si ringrazia il Direttore del Museo Dott. Manuel Balducci e la sua collaboratrice per la loro disponibilità.

Share

Written by:

View All Posts
Follow Me :