Il favoloso mondo di… Sant’Angelo di Roccalvecce

Il favoloso mondo di… Sant’Angelo di Roccalvecce

Abitato da poco più di 200 persone, il borgo Sant’Angelo di Roccalvecce, si trova nel cuore della Tuscia. Da piccola e anonima frazione del comune di Viterbo, nel 2017, esce allo scoperto diventando in pochi anni il “Paese delle Fiabe”.

Sant'Angelo di Roccalvecce

La rinascita, la trasformazione e l’evoluzione del borgo, da sconosciuto e abbandonato a museo a cielo aperto, ricco di murales e installazioni dedicate alle fiabe, la dobbiamo all’intuizione, all’amore e alla dedizione che l’associazione ACAS offre da ormai cinque anni.

La voglia di migliorare e l’attaccamento alla propria terra d’origine sono i principi sui quali si basa l’associazione, che raggruppa varie personalità il cui intento è l’essere al servizio della propria comunità.

I murales e le opere

Così le intenzioni si trasformano in azioni, e il 27 novembre 2017 il progetto prende forma con la realizzazione del grande murale dell’artista Tina Loiodice, dedicato ad “Alice nel paese delle meraviglie”.

Da quel momento in poi il fermento artistico non si è più fermato, e nell’arco di cinque anni, lungo le vie del borgo, sono nate più di 55 opere.

Tra le tante presenti sui muri e sulle pareti degli edifici, ne citiamo alcune: “Il piccolo principe”, “Hansel e Gretel”, “Don Chisciotte”, “Pinocchio” etc.

Le artiste, che hanno sposato a pieno il progetto e messo a disposizione la loro arte, sono: Tina Loiodice, Daniela Lai, Lidia Scalzo, Isabella Modanese, Stefania Capati, Cecilia Tacconi, Alessandra Carloni, Stefania Marchetto, Lena Ortmann, Ginevra Giovannoni, Simona Selvetti, Giusy Guerriero, Simona Angeletti, Francesca Maurizi.

A farla da padrona, dunque, è la mano femminile. Anche se in minoranza, però, a contribuire alla magia di questo luogo, è arrivata in seguito la creatività maschile, che con grande maestria si è dedicata alla rivisitazione dei personaggi di Pinocchio nelle undici formelle colorate in peperino cotto.

Oltre a dare voce ad un borgo che stava per finire nel dimenticatoio e a creare una valida occasione per coloro che nei weekend sono alla ricerca di posti poco conosciuti, il progetto, fortemente voluto dall’associazione ACAS, ha avuto un importante impatto a livello turistico ed economico.

Dalla data d’inizio ad oggi, infatti, decine di migliaia di persone hanno trascorso una giornata all’insegna della spensieratezza e della magia che solo le favole sanno regalare.

Inoltre, sono diverse le attività nate per venire incontro alle esigenze dei visitatori. Dai b&b e case vacanze, alle pasticcerie e pizzerie, fino ai negozi di gadget.

Sant'Angelo di Roccalvecce

Tra sentieri e siti archeologi

La rivalorizzazione di Sant’Angelo passa anche dalla natura e dalla storia. Più precisamente attraverso l’apertura di numerosi camminamenti che da qui si dirigono verso altri borghi limitrofi, come ad esempio il “Sentiero dei Castelli e delle fiabe”, già mappato dal CAI , che collega Sant’Angelo, Roccalvecce e Celleno; oppure la futura creazione di una rete di sentieri che condurrà ai siti archeologi della Tuscia.

Se non eravate già a conoscenza, eccovi fornito un luogo in cui vale la pena perdersi per poi ritrovare la parte migliore di noi stessi.

Sant'Angelo di Roccalvecce

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