San Valentino con “Amore e Psiche”

San Valentino con “Amore e Psiche”

Mancano solo pochi giorni alla festività più romantica dell’anno. Rendiamo omaggio al più nobile dei sentimenti attraverso le opere di Canova, l’artista che ha saputo dare forma all’amore, realizzando una tra le sculture più amate di tutti i tempi: “Amore e Psiche”. Infine, alcune idee per trascorrere un San Valentino alternativo

San Valentino; "Amore e Psiche"

Quando ci viene chiesto di associare il concetto di amore ad una scultura, è quasi automatico che nella nostra mente si raffiguri l’opera che, forse, ha contribuito maggiormente alla fama mondiale di Canova. In quest’articolo spiegheremo com’è nato il gruppo di “Amore e Psiche”, cosa rappresenta e anche dove poterlo ammirare dal vivo, magari proprio nel giorno di San Valentino.

Storia di uno scultore d’eccellenza: Antonio Canova

Lo scultore Antonio Canova nasce a Possagno nel 1757. Inizia a muovere i primi passi nel suo campo presso lo scultore Giuseppe Bernardi a Pagnano di Asolo, per poi spostarsi a Venezia dove, tra il 1768 e il 1775 aprirà il suo studio. Ma sarà Roma il centro della sua attività. Trasferitosi alla fine del 1780, approfondirà la conoscenza della scultura classica e si affermerà con una serie d’importanti commissioni. Nell’ultimo decennio del secolo realizzerà alcuni dei celebri gruppi e statue tra cui “Amore e Psiche giacenti” e “Amore e Psiche stanti all’Ebe”.

L’amore secondo Canova

Nel suo itinerario creativo s’individuano tre costanti d’ispirazione: l’amore, la morte e l’eroismo. Focalizzeremo la nostra attenzione sull’amore che nell’immaginario di Canova ha sempre avuto una posizione privilegiata. Lo ritroviamo in una galleria di figure femminili e maschili, statue isolate o a gruppi, simboli antichi della bellezza umana: Venere, Adone, Euridice, Ebe, Psiche, Danae, le Grazie e Paolina Bonaparte. In tutte queste opere il mito e la realtà dell’amore vengono interpretati come esaltazione dell’esperienza visiva e tattile delle forme; mentre la rappresentazione del gioco dei sensi è intesa come grazia, armonia, umanizzazione del bello ideale.

San Valentino; "Amore e Psiche"

“Amore e psiche” e il mito che ha ispirato l’artista

Per la realizzazione dell’opera, lo scultore neoclassico si è ispirato ad un mito che ritroviamo nel libro “Le metamorfosi o L’asino d’oro” dello scrittore latino Lucio Apuleio. La storia narra le vicissitudini di Psiche, una fanciulla talmente bella da suscitare l’invidia di Afrodite, madre di Eros, Dio dell’amore. Afrodite ordina al figlio di far in modo che la giovane s’innamori di un terribile drago. Ma, anche Eros rimane incantato dal suo fascino e così i due amanti iniziano ad incontrarsi ogni sera per rinnovare il loro amore. Ad una condizione: Psiche non dovrà mai indagare sull’identità del marito. La tentazione è tanta, e una notte la ragazza, accendendo una lucerna, scopre che al suo fianco c’è Amore. Eros se ne accorge e fugge adirato. A quel punto, Afrodite è talmente infuriata, che sottopone la fanciulla alle prove più ardue. Psiche le supera tutte, ma si tradirà con un gesto avventato: aprirà il vaso della bellezza, che Persefone le ha dato da consegnare ad Afrodite, e cadrà in un sonno profondo. A risvegliarla sarà il dolce bacio del suo amato Eros. La coppia, insieme alla figlioletta Edonè, vivrà per sempre sull’Olimpo.

“Amore e Psiche”: analisi del capolavoro

Il gruppo di “Amore e Psiche” è un insieme di armoniosi dettagli in cui, ogni gesto, ogni sguardo, o postura, collabora alla perfezione di tale opera. Se la osserviamo frontalmente, notiamo che i corpi dei due amanti s’incrociano formando una sinuosa X, mentre le quattro braccia creano due cerchi intrecciati che incorniciano i loro volti, attirando l’attenzione sui pochi centimetri che separano le labbra. Ma la potenza dell’opera non si esaurisce tutta lì. Infatti, se giriamo attorno, scopriamo dettagli utili a comprendere la storia, come ad esempio, la faretra di Eros e il vaso di Persefone. Pur non essendo enorme, i suoi 155 x 168 centimetri, sono sufficienti affinché il visitatore resti a bocca aperta.

“Amore e Psiche” a San Valentino: un’occasione per viaggiare

Quest’anno la festa di San Valentino cade di lunedì. Si potrebbe, dunque, cogliere l’occasione per organizzare un viaggetto “mordi e fuggi” con la nostra dolce metà. Di seguito vi segnaliamo alcune romantiche iniziative da cogliere al volo.

Presso il museo Bailo di Treviso, il 13 e il 14 febbraio pomeriggio, sarà eccezionalmente esposto il gesso originale dell’opera protagonista del nostro articolo. In occasione di San Valentino, l’entrata sarà omaggio.

Se invece, in voi prevale la voglia di andare oltre i confini nazionali, due biglietti con destinazione Parigi, è ciò che fa al caso vostro. Oltre a trovarvi nella città più romantica potrete approfittare per visitare l’originale di “Amore e Psiche” conservata al Louvre.

San Valentino; "Amore e Psiche"

E a voi piace l’idea di trascorrere questa festività in compagnia della statua che più in assoluto incarna l’amore?

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