Al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma fino al 30 ottobre 2022
“Il disegno di una mostra” di Lisa Ponti, racchiude un’ampia selezione di 170 opere: disegni, acquarelli, collage di giornali, fotografie personali, cotone o ovatta, raccontato con lo sguardo giocoso e “pulito” di una bambina, e con la stessa “leggerezza” e “profondità” rappresenta un tema molto attuale come il “giudizio”. Il tutto con tratti precisi e improvvisi su fogli di formato A4, personaggi cherubini e figure fantastiche spesso senza titolo e data, come per sottolineare il non tempo dell’immaginario fiabesco. L’artista afferma: «Dentro lo standard il minimo riduce l’immenso a distanza fra i segni». E’ una figura femminile “originale”, ha una personalità poetica e sognante, che si aggiunge a quelle già esplorate dalla sezione ARITMICI del MACRO.
Bio
Lisa Ponti (1922-2019) figlia del celebre architetto e designer Gio Ponti, dopo la laurea in Filosofia, nel 1940, collabora con il padre nella realizzazione degli affreschi a Palazzo del Bo a Padova. Per esplorare poi, dal 1941 al 1947, il lavoro in redazione nella rivista Stile pubblicata da Garzanti, e dal 1940 al 1979 è caporedattore di Domus. Sempre nel 1941 il suo primo libro, una raccolta di poesie Gio Ponti agli amici. E, nel 1946, il libro di favole “L’armadio magico” illustrato da Ettore Calvelli, storieinventate per intrattenere i fratelli più piccoli durante la guerra. Realizza la sua prima mostra personale a settant’anni, nel 1992, presso la galleria di Franco Toselli a Milano.
Artista eclettica: editor, critica e scrittrice, entra in stretta relazione con vari artisti del Novecento, da Gianfilippo Usellini a Giorgio De Chirico, da Alighiero Boetti a Luigi Ontani, da Vincenzo Agnetti a Enrico Castellani.
La futura pubblicazione legata alla mostra, oltre a una selezione di disegni, comprende testi proveniente dalla sua attività di giornalista e critica d’arte, parte del suo personale rapporto con diversi artisti del Novecento, italiani e internazionali.
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