I piatti freddi molto spesso vengono dimenticati o semplicemente preparati alla svelta per quando non si ha il tempo. Le loro numerose preparazioni invece hanno una lunga tradizione alle spalle
Quest’estate, una delle più calde della storia, sta volgendo al termine. A tavola, uno dei modi per soffrire meno le alte temperature, è stato affidarsi a piatti freddi che potessero rinfrescare. Perché, quindi, non concludere la stagione rinfrescandoci in questo modo e gustandoli nelle giornate al mare o in pranzi in famiglia. Ecco una lista di piatti freddi di differenti culture gastronomiche.
Insalatone
L’estate è la stagione delle insalate, ma alla lunga possono diventare noiose. Ci sono alcune ricette che le rendono molto più sfiziose e accattivanti, come l’insalata di anguria. Un piatto che potrebbe sembrare scontato, ma non lo è. Un mix di sapori in cui la freschezza del frutto si mescola perfettamente con le foglie di insalata, le mandorle, la menta, il pepe e i cubetti di speck per dare uno sprint in più di gusto.
Tzatziki
Lo tzatziki è un tipico piatto greco, composto da pochi ingredienti: i cetrioli e lo yogurt. Un mix vincente, perfetto per apire un pasto o per un aperitivo. Anche prepararlo è molto semplice basta grattugiare il cetriolo, con tutta la buccia, all’interno dello yogurt (tradizionalmente viene utilizzato quello di capra) e poi mescolare con olio, sale e limone. Il modo migliore per gustarlo è quello di spalmarlo su una fetta di pane bruscato.
Gazpacho
Una tipica preparazione spagnola: una zuppa fredda a base di verdure. Gli ingredienti principali sono il pomodoro, i peperoni, i cetrioli e le cipolle. Non mancano però le reinterpretazioni, l’unico limite è la fantasia dello chef.
Hummus
L’hummus di ceci è una salsa originaria del Medioriente (in particolare del Libano), diffusa poi in Siria e Giordania, prima di conquistare l’intero mondo. Ceci pre-lessati, pasta di semi di sesamo, limone, olio, sale e pepe: pochi ingredienti per realizzare una crema fantastica che spalmata sul pane è perfetta per aprire qualsiasi pasto.
Panzanella
La panzanella è un piatto povero e di recupero della tradizione del centro-sud Italia. Il pane è una risorsa dai mille volti in cucina. Quando si secca non va buttato, ma può essere riutilizzato per infinite ricette. In questo caso viene bagnato con acqua e aceto, poi condito con pomodori, cetrioli, cipolle, olio e basilico. Anche qui non mancano, però, le diverse variazioni da regione a regione.
Carpaccio
Il Carpaccio è un piatto tipicamente italiano nato a Venezia nel 1963, realizzato per la prima volta da Giuseppe Cipriani, il proprietario dell’Harry’s bar. Una sua carissima amica la contessa Amalia Nani Mocenigo, per prescrizione medica, non poteva mangiare la carne cotta. Per questo motivo Cipriani ha deciso di utilizzare un controfiletto di manzo crudo, tagliarne delle fette sottilissime e condirle con olio, sale e pepe. Il nome, invece, è ispirato al pittore Vittore Carpaccio, perché i colori del piatto richiamavano molto quelli dei suoi quadri. Questa pratica è stata, poi, estesa anche alla preparazione del pesce.
Tartare
Solitamente questo piatto viene accostato alla cucina francese, ma è molto più probabile che provenga dal popolo dei tartari, un gruppo etnico di origine turca. Questa era una popolazione nomade che necessitava di pasti crudi e veloci. La prima nazione in cui si è diffusa è stata la Russia zarista. Poi gli chef sovietici in esilio, nei primi del Novecento, ne hanno permesso la diffusione in Francia dove si è imposto come piatto della tradizione. Originariamente, l’ingrediente principale era la carne di manzo, ma negli anni questa preparazione si è diffusa anche al pesce. La materia prima viene tagliata a cubetti e mescolata con limone, olio, sale, pepe, cipolla e aromi (come prezzemolo). Infine, spesso viene ornata con un tuorlo d’uovo in cima.
