Dall’uva al vino: guida rapida alla vinificazione

Dall’uva al vino: guida rapida alla vinificazione

Settembre e ottobre sono i mesi dedicati alla vendemmia. In quest’articolo scopriremo quali sono i processi che, dopo la raccolta dell’uva, permettono la realizzazione del vino.

vendemmia

L’estate è giunta al termine, i campi occupati dai filari di vite cominciano a cambiare colore. I loro pampini iniziano a chinare la testa gravati dal peso dei lucenti grappoli d’uva dalle differenti tonalità di rosso e di giallo.

Il processo che dalla nascita dell’uva porta alla creazione del vino richiede diversi passaggi, il primo dei quali è la vendemmia.

Vendemmia

Il termine vendemmia deriva dal latino vindemia ed è composto da vinum “vino“ e demere “levare, togliere, raccogliere”.

Tale pratica consiste nella raccolta dei grappoli, e in passato veniva svolta a mano; ora invece, si utilizzano dei macchinari.

È necessario porre molta attenzione durante la raccolta dell’uva, perché ci sono determinate regole da seguire. È fondamentale, infatti, che l’uva nel momento della raccolta non sia bagnata, né di rugiada né di pioggia in quanto l’acqua potrebbe influire sulla qualità del mosto.

Inoltre, sarebbe utile evitare la vendemmia nelle ore più calde affinché il frutto non fermenti prima del previsto.

Pigiatura

Una volta raccolti i grappoli, si dà avvio alla fase di pigiatura. Dopo la raccolta, gli acini vengono inseriti in enormi contenitori, e schiacciati.

In passato si pestava l’uva con i piedi nudi, oggi invece ci si aiuta con vari macchinari. Uno dei principali è la diraspatrice. Quest’ultima permette di eliminare i raspi prima che attraversino i rulli, evitando che il succo dell’uva si mescoli con quello vegetale dei rami, dal gusto molto amaro. Questa fase rende possibile la realizzazione del mosto, ovvero il prodotto liquido che si ricava pigiando l’uva.

Fermentazione o vinificazione

Il terzo passaggio è la vinificazione. È il momento in cui il mosto diventa vino e non c’è una durata precisa: può durare 24 ore o un’intera settimana.

Inoltre, in base al colore dell’uva, esistono tipi diversi di fermentazione.

Nella vinificazione per il bianco, il mosto viene separato da buccia e semi, e solitamente deve essere consumato entro tre anni. Per il rosso, invece, si lascia fermentare il mosto con le bucce e i semi, ed è così che si ottiene l’intenso colore rosso.

Svinatura

Infine la svinatura. Consiste in una purificazione del vino, ovvero il liquido viene filtrato dalle vinacce e dai residui solidi (principalmente nel caso del vino rosso) e poi travasato nelle botti, dove avviene una seconda fermentazione. Il tutto però deve essere svolto alla temperatura di 15 gradi.

Questo tipo di fermentazione, definita lenta, dura circa un mese.

Solo a questo punto, i vini bianchi sono pronti per essere imbottigliati, mentre per i vini rossi inizia l’invecchiamento, che può durare fino a 5 anni.

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